Il French 75 è un classico cocktail da aperitivo che appartiene alla famiglia degli “sparkling”, ovvero drink allungati con acqua o vini frizzanti. In questo caso, a fare da accompagnamento a questo delizioso cocktail c’è il principe dei vini: lo Champagne.
La ricetta è singolare, si tratta di uno dei pochi casi in cui il succo di limone viene miscelato, con successo, al vino: gin, zucchero liquido, succo di limone e poi si conclude con lo Champagne. Da notare la somiglianza con il “Tom Collins”, dove al posto dello Champagne viene utilizzata la soda.
La prima ricetta scritta risale al 1930 e la possiamo trovare libro “guida” per ogni appassionato di cocktail: il Savoy Cocktail Book di Harry Craddock.
La storia di questo cocktail è principalmente fatta di speculazioni non ufficiali. Secondo la leggenda pare che sia stato creato nel 1925 da Harry MacElhone all’Harry’s American Bar di Parigi e che il nome derivi dalla pistola 75 mm Howitzer adottata dall’esercito francese durante la Prima Guerra Mondiale. In realtà oggi la nascita di questo cocktail viene collocata negli Stati Uniti durante il proibizionismo, ma in questo caso l’attribuzione del nome avrebbe poco senso. Forse si tratta di un cocktail inglese divenuto popolare in Francia e poi giunto negli USA, ma nulla è certo !
L’origine e la storia del Gin Tonic risale all’India sotto il dominio britannico. Sono gli inizi del ‘700, tempi in cui stava cominciando a diffondersi la malaria, malattia che poteva essere curata solo attraverso erbe medicinali.
E il Gin Tonic si compone di ingredienti che sono stati proprio inventati dai medici. Chiamato dagli olandesi “jenver”, il Gin venne creato nel 1650 all’Università di Leiden da Dr. Sylvius.Si trattava di una sorta di “pozione” capace di liberare gli effetti benefici che le bacche di ginepro avevano per il sangue. Nel XVII secolo, la Repubblica olandese protestante si divise dall’Impero Cattolico Spagnolo. Dal momento che anche gli inglesi erano protestanti, gli olandesi decisero di allearsi con loro nella lotta di religione.
Fu proprio così che il popolo olandese conobbe quel distillato che venne poi chiamato Gin. Nello stesso periodo, i coloni spagnoli scoprirono che gli indigeni utilizzavano la corteccia dell’albero Cinchona per curare la febbre.
Una pianta miracolosa che venne diffusa in Europa da gesuiti con cui curare la peste. E proprio nel 1736, gli inglese ne scoprirono le proprietà e capirono che era molto efficace anche per curare la malaria. Il rimedio a base di chinino si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Erano gli albori del Gin Tonic. Nel XVIII secolo, quando gli inglesi colonizzarono l’India, portarono con sé acqua tonica e Gin che, ben presto vennero arricchiti dal lime. Piano piano il Gin divenne molto amato anche in Spagna, in Francia e nel Regno Unito. Ed è proprio in Francia che il Gin Tonic ebbe il suo momento di massimo splendore a cavallo tra il 1980 e il 1990. Inizialmente questo cocktail conquistò gli studenti per poi spopolare in tutti i bar e i caffè di Parigi